Il nostro racconto di un’escursione con l’associazione Calyx

È stata Mirella a condurci per le stanze del maniero dopo un’interessante premessa storica che si è tenuta nel cortile interno. Lo storico edificio non è enorme ma nel complesso è ben tenuto. Pur essendo proprietà di privati è spesso teatro di eventi che coinvolgono associazioni e altre realtà culturali.
Dopo la visita al castello è iniziata la piacevole scarpinata verso l’abbazia di Sant’Alberto di Butrio, una passeggiata profumata nei boschi collinari che, a maggio, offrono spaccati naturali da non perdere.
Durante i cinque chilometri del tragitto il ruolo di guida è passato da Mirella ad Andrea, impeccabile nella sua conoscenza della botanica e, in generale, della natura.
Così, tra un aneddoto sulle robinie e un altro sui castagni, la strada è scivolata via senza troppa fatica.
Proprio quando la fame cominciava a farsi sentire siamo giunti in vista della storica abbazia dove ci aspettava Mirella con un imponente carico di tipicità locali.
Nell’accogliente rifugio, a pochi passi dalla tappa finale, ci siamo così dedicati ad una sosta conviviale fatta di chiacchiere e sapori genuini. Dal salame di Varzi alla mostarda di Voghera, il territorio oltrepadano si è messo in bella mostra sulle nostre papille gustative.
Guidando il gruppo al monastero Mirella ha riconfermato le sue competenze storiche già mostrate a Oramala, offrendo una visita a 360 gradi fatta di nozioni generali e piccole curiosità.
A conclusione dell’esperienza va ribadita la bravura della squadra di Calyx e la loro non comune capacità di unire storia, natura e gastronomia in un’unica formula omogenea che valorizza questo nobile tris d’assi.
Marco Ragni
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Voto: 9
Positivo: Organizzazione impeccabile in tutto e per tutto
Negativo: Il meteo ballerino può mettere spesso i bastoni tra le ruote a iniziative di questo tipo
28 maggio 2012